Negli anni ’70 a Torino esiste già un Gruppo Archeologico Torinese, affiliato ai Gruppi Archeologici d’Italia, con sede in piazza San Carlo. Dopo aver svolto svariate attività culturali e di ricerca, il GAT “primigenio” si scioglie alla fine di quel decennio.
Nel 1975 il GAT editava, ad uso interno, un notiziario dal nome “Taurasia”. Molti anni più tardi (1995), su consiglio di uno di quei soci primigeni, lo studioso Riccardo Grazzi, il nuovo GAT adotterà lo stesso nome, Taurasia, per il periodico dell’associazione (che sino ad allora si era chiamato semplicemente “Periodico di Informazioni”).
1983 – La rinascita
Su incoraggiamento di Ludovico Magrini (compianto fondatore dei Gruppi Archeologici d’Italia), il GAT viene rifondato grazie all’impegno del geom. Alfonso Fracchia, dirigente FIAT, personaggio di grande carisma, dotato di entusiasmo e indubbie capacità organizzative: è lui il primo Direttore del nuovo GAT. Altri soci fondatori sono: Giacomo Busto, Elio Arzarello, Vincenza Mazzone e Giancarlo Comoglio.
La riunione costituente ebbe luogo presso l’assessorato Gioventù e Turismo del Comune di Torino il 10 dicembre 1983, mentre il primo Consiglio Direttivo fu nominato il seguente 28 dicembre.
La prima attività archeologica del GAT esordiente, che si deve alla fortunata collaborazione con il prof. Aureliano Bertone, vede i soci impegnati nel sito di Villardora in Val di Susa (prima metà I millennio a.C.). È il primo intervento nella valle che poi vedrà il GAT protagonista, negli anni a seguire, di altre interessanti indagini archeologiche in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Si tratta, inoltre, del primo vero scavo scientifico preistorico effettuato in valle di Susa; fino a tale momento la preistoria valsusina era pressoché sconosciuta (se si escludevano dati scarsi e imprecisi) e si deve ai volontari del GAT e al prof. Bertone se gli studi su quest’epoca in quell’area, poi protrattisi negli anni successivi, hanno potuto avere inizio.
1984
Il GAT, sempre sotto la guida del prof. Bertone, inaugura lo scavo valsusino di Villarfocchiardo (seconda metà II millennio a.C.)*. Tra febbraio e giugno il GAT organizza il suo primo corso propedeutico alla ricerca archeologica, rivolto a tutti i cittadini: “Introduzione all’Archeologia”, un primato assoluto in città.
Comincia una collaborazione, che durerà alcuni anni, con gli Ex Allievi Fiat, che ci ospita nei suoi locali di Corso Dante a Torino. Qui, a ottobre, il GAT allestisce la sua prima mostra, prestata dalla rivista “Archeologia Viva”: “I Templi megalitici di Malta”. * in tre periodi: 12/21 aprile, 31 luglio/14 agosto e 12/16 settembre.
1985
Comincia l’intervento archeologico in Val Susa presso Borgone, a San Valeriano (dalla fine del V mill. a.C. fino all’età del Ferro), sfruttando il periodo pasquale (dal 31 marzo al 10 aprile). In estate (11 luglio /13 agosto) inizia l’intervento archeologico a Chianocco (III mill. a.C.), ancora in Val Susa. Nella grotta scavata all’interno dell’orrido omonimo, i volontari si prodigano in uno scavo certo non agevole (la situazione della grotta rende necessarie imbragature di sicurezza), ma estremamente soddisfacente dal punto di vista dei risultati.
Il 25 marzo nasce la Sezione di Asti del GAT (responsabili Elio Morino ed Edoardo Musso), che però avrà vita breve. In agosto nasce la Sezione Archeologia Sanpaolo, nell’ambito del Circolo Ricreativo dell’Istituto Bancario San Paolo, che viene affiliata al GAT (resp. Feliciano Della Mora). Il 14 dicembre nasce ufficialmente la Sezione Valsusa del GAT, con responsabile Alberto Perino coadiuvato da Mauro Alpe. La sezione svolgerà un’intensa attività sino al 1990, quando eventi amministrativi ne causeranno la chiusura.
Tra gennaio e giugno viene organizzato il secondo corso propedeutico alla ricerca archeologica “Introduzione all’Archeologia”, articolato in 17 incontri.
Ecco il Consiglio Direttivo del GAT eletto tra ottobre (Assemblea) e novembre:
- FRACCHIA Alfonso – Direttore
- DELLA MORA Feliciano – Dir. Ammin. e resp. Sez. San paolo
- MAGNONE Aldo – Direttore Tecnico
- COMOGLIO Giancarlo – Tesoriere
- VICES VINCI Cristina – Segretaria
- ARZARELLO ROLFO Paola – Resp. settore Scuola
- FILIPPI Piercarlo – Resp. settore Bibliografico
- GAZZOLA Franco – Resp. settore Informatica
- NERVO Pier Tommaso – Resp. settore Fotografico
- VIGO Carlo – Resp. settore Propaganda e Pubbliche Relaz.
- PERINO Alberto – Resp. della Sezione Valsusa
Nel mese di dicembre vede la luce il Periodico di Informazioni per i soci, che nel 1995 prenderà il nome di “Taurasia”, mutuandolo dalla analoga testata del precedente Gruppo Archeologico Torinese. In estate, prosegue l’attività archeologica del GAT a Chianocco. Il 24 maggio, durante la presentazione del volume “L’orrido di Chianocco” (a Chianocco stessa, a cura del Gruppo Ricerche Cultura Montana), il GAT illustra le attività svolte sul sito con la proiezione di un filmato didattico realizzato dal socio Piero Nervo.
Tra luglio e settembre il GAT collabora agli scavi che la SAP conduce nella città romana di Industria, presso Monteu da Po. Tra gennaio e aprile, questa volta a Torino, si tiene il terzo ciclo del corso di introduzione all’archeologia.
1990
L’attività di scavo subisce una battuta d’arresto. Il rapporto di collaborazione GAT-Bertone è terminato e ciò fa sì che l’associazione si trovi senza siti da indagare. Nasce in questa circostanza l’embrione di un progetto volto alla ricognizione della Collina Torinese, attività che sarà condotta da Dario Della Mora (e poi,negli anni a seguire, da altri responsabili come L. Nejrotti, A. Ferrarese, J. Corsi) con l’ausilio di numerosi volontari.
Viene riproposto il Corso Propedeutico all’Archeologia.
1991
Durante le attività di ricognizione, e in seguito alle segnalazioni del socio Giuseppe Zucco, nel territorio del comune di Pecetto viene rinvenuto uno dei più interessanti siti archeologici della collina torinese, Bric San Vito. Si tratta di una fortificazione realizzata nei secoli centrali del Medioevo su una delle più elevate alture della collina, il Bric San Vito, che insiste sul medesimo sito precedentemente occupato da popolazioni barbariche, dai Romani e da un abitato celto-ligure (Taurini). D’accordo con la Soprintendenza Archeologica del Piemonte (dott.ssa Gabriella Pantò), il GAT intraprende un’operazione di pulizia volta a evidenziare il sito, che si presenta immerso nella vegetazione e il cui perimetro non è chiaramente ravvisabile.
Viene promossa una campagna di ricerca nel territorio di Vinovo, con attività di ricognizione. Viene organizzata una serie di sei incontri sulla Numismatica Romana, interamente curata dal GAT (Dario De Ambrogio), in collaborazione col CRAL SIP presso il circolo Eridano di Torino.
Grande successo riscuote la mostra “L’Egitto dei Collezionisti”, allestita nei locali delle Gallerie Principe Eugenio, curata dal GAT e da Franco Serino.
1992
Prosegue l’attività archeologica a Bric San Vito.
1993
Prosegue l’attività archeologica a Bric San Vito. Il GAT collabora con il Museo Egizio di Torino per consentire l’apertura della mostra “Fumetti d’Egitto”. Viene inoltre avviato un corso propedeutico sul volontariato, in collaborazione con l’Uni.Vo.C.A.. In collaborazione con l’AICS, tra febbraio e marzo il GAT organizza un ciclo di tre conferenze a cura del prof. Angelo Biondi sul tema “Presenze archeologiche nell’area rupestre tosco-laziale”.
1994
All’inizio dell’anno, la Soprintendenza avoca a sé tutti gli interventi su Bric San Vito, interessando una cooperativa per il prosieguo dei lavori. Il GAT continua sporadicamente a frequentare il sito, affiancandosi agli archeologi della Soprintendenza nel corso degli scavi. Nel mese di giugno, dietro segnalazione del socio Gino Agostini, vengono individuate e segnalate alla Soprintendenza alcune presunte “STATUE STELE” (la cui natura non è stata ancora accertata) in allineamento E-O in Val Pellice (Col Collet).
Nel 1994 il GAT si è eccezionalmente impegnato nella gestione dei campi nazionali estivi dell’Etruria meridionale, con incarichi di rilievo nei siti archeologici di Tuscania, Tolfa e Falerii Novi. I Soci del GAT si mobilitano in occasione dell’alluvione che ha colpito il Piemonte e prestano il loro soccorso ad Alessandria. Viene preparata la prima parte di una mostra sulla Torino Romana, in collaborazione con Francorosso International ed il Seminario Arcivescovile, a cui faranno seguito, nel 1995, l’allestimento della mostra stessa e la pubblicazione della prima edizione della Guida Archeologica di Torino.
1995
La ricognizione collinare continua a dare i suoi frutti: lungo i versanti del Castelvecchio di Testona (Moncalieri – TO) viene scoperto un interessante sito protostorico. Il rinvenimento è davvero casuale: mentre un gruppo di soci, guidato da Dario Della Mora (che già aveva rinvenuto sporadici frammenti ceramici vicino al castello), si dirige verso la vicina Villa Cardinali, Fabrizio Diciotti, che si affanna per rintracciarli e raggiungerli, sbaglia strada e si imbatte invece in una ripa scoscesa che – sorpresa! – è letteralmente tappezzata di terrecotte protostoriche. Su questa ripa si concentreranno negli anni successivi le indagini del GAT, sotto il controllo della Soprintendenza Archeologica del Piemonte nella persona dell’ispettore Filippo M. Gambari. Qualche volta, sbagliando strada si aprono percorsi inattesi e fruttuosi…
Con l’assessorato alla Cultura si innesta un discorso di collaborazione per le passeggiate di TORINO NON A CASO (poi “Torino e oltre” e “Gran Tour”), pensate dal Comune per coinvolgere i cittadini e realizzate dai volontari. Il GAT presenta due itinerari (resp. F. Diciotti) che, ripetuti anche negli anni successivi, riscuotono a tutt’oggi grande successo: Torino Romana e Torino Medievale. A questi se ne aggiungeranno in futuro altri due dedicati ai tesori minori della Val Susa e al sito archeologico di Bric San Vito (Pecetto).
Il GAT organizza (O. Riccardi) un CORSO di INTRODUZIONE alle TEMATICHE ARCHEOLOGICHE, seguito con attenzione da molti neofiti, in particolare giovani. Il Gruppo organizza anche un CORSO di FORMAZIONE per ADDETTI alle BIBLIOTECHE (resp. Feliciano Della Mora).
I soci del Gruppo, coordinati da F. Diciotti, realizzano una mostra fotografico-descrittiva sulla “TORINO QUADRATA – LA CITTÀ ROMANA”, allestita presso il Seminario Arcivescovile di via XX Settembre a Torino. Alla mostra, che ottiene un grande successo di pubblico, si affianca la prima edizione della GUIDA ARCHEOLOGICA di TORINO, il primo prodotto del genere che raccolga in modo sintetico e chiaro le memorie protostoriche, romane e medievali della città. A questa edizione, subito esaurita, ne seguirà una seconda l’anno successivo e una terza nel 2009 (ulteriormente arricchita e riedita nel 2010).
Grazie al supporto fornito dal Servizio Telematico Pubblico del Comune di Torino (Arpnet), nel dicembre del 1995 il GAT realizza e pubblica il suo primo sito Internet [http://www.arpnet.it/~gat] — inizialmente compilato digitando manualmente il codice html —, diventando così una delle prime associazioni torinesi a usufruire del nuovo strumento di comunicazione.
1996
Prosegue l’indagine archeologica a Castelvecchio. Tra gennaio e maggio, viene nuovamente organizzato un Corso di introduzione alle tematiche archeologiche.
A maggio il GAT firma con l’assessorato all’Ambiente un accordo di collaborazione per la PULIZIA di alcuni tratti di MURA ROMANE, che versano in condizioni di degrado insopportabile. L’attività, che continuerà senza interruzione fino al 1998 compreso (resp. Lucia Romanoni e poi Valter Bonello), vedrà all’opera decine di soci e rappresenterà un altro strumento per la sensibilizzazione della cittadinanza verso i propri beni culturali. Nel mese di marzo il GAT realizza la sua seconda mostra fotografico-documentaria dedicata alla città: “TORINO QUADRATA – LA CITTÀ MEDIEVALE”, curata da Fabrizio Diciotti con l’apporto sostanziale di molti soci del Gruppo, che hanno realizzato testi, fotografie, disegni. È il seguito ideale della mostra precedente sulla città romana, e qui vede la luce la seconda edizione della Guida Archeologica di Torino, riveduta, corretta e ampliata rispetto alla prima versione, grazie anche all’aiuto dello studioso prof. Riccardo Grazzi. Durante le mostra, allestita presso il salone LA STAMPA di via Roma a Torino, viene anche presentato un software sulla Torino medievale, realizzato interamente dal socio F. Diciotti utilizzando SuperCard® (una versione demo monocromatica era già stata preparata nel 1991, utilizzando HyperCard®). L’esposizione viene riallestita con successo, a fine anno, all’interno della chiesa del Borgo Medievale del parco del Valentino.
Il GAT propone ai Gruppi Archeologici d’Italia di realizzare un libretto che sia di aiuto a coloro che si avvicinano all’archeologia pratica, pensato specificamente per essere distribuito nei campi archeologici. Il progetto viene approvato e diversi soci GAT, con la collaborazione di Maurizio Balzano e Maria Gabriella Di Stefano del G.A. Romano, realizzano il primo Manuale del Volontario in Archeologia. Questa versione, che godrà di grande diffusione e successo tra i Gruppi Archeologici d’Italia, viene curata dai soci Dario Della Mora e Maurizio Monge.
Nel 2013 il GAT rimetterà mano autonomamente al Manuale, rivedendolo e ampliandolo, grazie al suggerimento dell’editore Accademia Vis Vitalis.
Insieme al CAST (Centro di Archeologia Sperimentale Torino)e ad Osvaldo Falesiedi, il GAT inizia una sperimentazione volta a dimostrare la validità di un’ipotesi circa il metodo utilizzato dagli Egizi per il sollevamento di grandi blocchi. Il progetto viene chiamato “CHEOPE ’96 – La macchina delle piramidi” (resp. per il GAT Giancarlo Comoglio e Franco Pisano) e proseguirà fino alla fine del 1998, con risultati estremamente positivi (pubblicati nel testo “Pietre d’Egitto”).
In data 12 maggio nel corso di un’uscita ricognitiva nel territorio di Vinovo, nel mezzo di un campo destinato a granturco, emerge con chiarezza una zona di circa 100 mq nella quale sono stati rinvenuti numerosi frammenti ceramici e laterizi, per lo più subrecenti ma anche basso-medievali e forse più antichi.Uno dei frammenti è di particolare interesse perché è molto simile ad un reperto individuato qualche anno prima a Bric San Vito: si tratta di una ceramica di fattura probabilmente longobarda, stampigliata con un motivo a croce. Il sito viene segnalato alla Soprintendenza.
Nel mese di luglio alcuni soci, dietro segnalazione del sig. Ruzzante, segnalano alla Soprintendenza l’esistenza di un sito romano (una probabile villa rustica) nei pressi di Foglizzo (Loc. Cascina Piana). Il GAT compie ripetute perlustrazioni del sito, recuperando molto materiale ceramico e laterizio, effettuando anche una rudimentale prospezione geoelettrica. Il sito viene visitato dall’ispettrice della Soprintendenza competente per territorio, la dott.ssa Brecciaroli.
Il giorno 20 luglio 1996 alcuni soci del GAT, dietro segnalazione di M. Cerrato, si recano in una cava presso Verrua Savoia. La ricognizione effettuata sul sito, quasi completamente sconvolto e terrazzato artificialmente, porta al recupero di centinaia di reperti ceramici, in gran parte ascrivibili alla protostoria, ma anche, in minore quantità, romani e medievali. Tra i reperti si rimarcano molti frammenti significativi, con decorazioni varie, impasto con scarsissimo degrassante ed esecuzione curata. Le tipologie sembrano per lo più databili all’età del Ferro, anche se non mancano alcuni esempi sicuramente ascrivibili alla tarda età del Bronzo (in seguito alle ricognizioni diventa chiaro che i reperti databili all’età del Bronzo finale sono in realtà la maggioranza). Il sito viene immediatamente segnalato alla Soprintendenza, che commissiona al GAT una ricognizione più esaustiva a cui ha fatto seguito un rilievo delle zone ad incidenza archeologica.
Il GAT trova ospitalità in piazza Savoia 6, in un locale di proprietà dell’Opera Pia Barolo: sarà una permanenza di pochi mesi.
Mostre Torino Quadrata romana e medievale.
1997
Prosegue l’indagine archeologica a Castelvecchio. Prosegue la collaborazione con l’iniziativa “Torino non a caso” (con i consueti itinerari GAT sulla Torino romana e medievale).
Presso la sede della Circoscrizione VIII (corso Moncalieri 18), da aprile a giugno viene riproposto il “Corso di introduzione alle tematiche archeologiche”, composto da 9 conferenze più due di presentazione dei campi estivi. Per il seminario “Volontariato e Beni Culturali” promosso dal VSSP e da Univoca, i soci GAT conducono una visita guidata alla Torino archeologica.
Il 27 aprile si svolge, congiuntamente a Legambiente Torino Circolo Ecopolis, una ricognizione presso la “Torre Pino (Montòsolo)”, a Pino Torinese. Durante tutto il mese di febbraio le mostre “Torino romana” e “Torino medievale” vengono allestite presso il Primo Liceo Artistico Statale di via Carcano 31, a Torino, come supporto all’iniziativa della Città di Torino “La scuola adotta un monumento”.
Il 13 dicembre si inaugura la SEDE del GAT ! In 14 anni di vita la nostra Associazione non aveva mai avuto una sede propria, ma era stata ospitata prima presso le abitazioni dei soci, poi dal circolo ricreativo del SanPaolo, in corso Ferrucci, e infine presso la sede dell’UNIVOCA (Unione Volontari Culturali Associati), in via Accademia delle Scienze (con una breve parentesi in piazza Savoia). Ora, grazie al Comune di Torino che ha riconosciuto la nostra utilità sociale, siamo i felici affittuari di tre stanzette in via Bazzi 2. Dal 2012 la sede si è trasferita in via Santa maria 6/E.
1998
Prosegue l’indagine archeologica a Castelvecchio. Prosegue l’attività di pulizia delle Mura Romane (fino a luglio). Nel mese di maggio il GAT partecipa alla mostra sui Longobardi organizzata dal Fogolar Furlan di Torino, presentando alcuni pannelli fotografico-descrittivi e un opuscolo informativo.
Per l’iniziativa della Città di Torino “Per filo e per segno”, tra gennaio e aprile teniamo presso la GAM due conferenze su “Medioevo a Torino – Dalla città antica all’immaginario neomedioevale” (F. Diciotti con Paolo Denicolai del Borgo Medioevale di Torino) e su “Una finestra sulla Torino antica: la pianta cinquecentesca del Carracha” (insieme all’associazione Amici di Palazzo Reale).
Nel mese di novembre (1-22) viene allestita presso i locali delle ex-scuderie della villa La Tesoriera, in corso Francia a Torino, la mostra fotografico-documentaria “LA COLLINA TORINESE. Quattro passi tra storia, arte e archeologia”. [guarda la versione web] Svariati volontari, coordinati da Carlo Vigo e Mauro Marnetto, hanno lavorato al progetto, realizzando i testi, cercando immagini, assemblando i pannelli, producendo addirittura un grande plastico ricostruttivo della collina (sotto la direzione di Renato Ferro). Per l’occasione viene presentata il catalogo della mostra – anche in formato html -, che rappresenta un primo passo verso l’auspicabile realizzazione di una più corposa Guida Archeologica della Collina Torinese (che però non vedrà mai la luce).
1999
Il GAT elabora un progetto per la creazione di un sito internet dedicato alla mappatura dei siti archeologici italiani, ARCHEOCARTA, che viene proposto ai Gruppi Archeologici d’Italia. Il progetto viene approvato (responsabile Feliciano Della Mora) ma gli altri Gruppi stentano a condurre in porto quanto previsto.
Dopo qualche anno, il sito www.archeocarta.it * resterà di esclusivo appannaggio del GAT, che continua tutt’oggi ad aggiornarlo per la parte piemontese (grazie soprattutto ad Angela Crosta). *dal 2015 archeocarta.org
Tra febbraio e marzo: ciclo di 6 conferenze sull’antico Egitto (“Serate d”Egitto”) curate da Renato Ferro. Grande successo di pubblico. Il 6 aprile, una conferenza “Gli scavi sulla collina di Torino” a cura di F. Diciotti per l’Unitre di Pino Torinese. Tra maggio e giugno: ciclo di 5 conferenze su argomenti archeologici vari (“L’Archeologia racconta”). Tra maggio e ottobre, prosecuzione della collaborazione con il Comune di Torino per le visite guidate ai cittadini (Torino non a caso).
In occasione della Tre Giorni del Volontariato, il GAT insieme agli Amici del Museo di Antichità propone alcune iniziative, tra cui visite guidate in tandem tra associazioni e un “gioco dell’oca” per i cittadini, incentrato sulla Torino romana e medievale. NOTA – Il GAT parteciperà alle edizioni 1999,2000,2001 e 2002 della “Tre Giorni del Volontariato”, abbandonando l’iniziativa nel 2003 in ragione del fatto che l’evento era diventato un contenitore-vetrina anche per realtà discutibili (come Narconon, emanazione di Scientology) che con il volontariato “puro” avevano poco a che fare.
Tra novembre e dicembre: nuovo ciclo di 6 conferenze sull’antico Egitto (“Serate d”Egitto” seconda edizione). Ripresa dell’attività didattica nelle scuole: siamo sommersi di richieste!
Riorganizzazione del laboratorio del GAT: ora il settore ricerca ed il settore disegno funzionano come si deve, grazie anche al più incisivo impegno dei soci giovani. Ripresa in grande stile della ricognizione sull’area collinare: rimane da esplorare una vasta area che va da Superga fino a Verrua Savoia. Siamo in cerca di nuovi siti archeologici!
2000
Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (terza edizione), il corso propedeutico all’archeologia e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino non a caso” In aprile teniamo una conferenza per l’Unitre di Pino Torinese sul tema “Gli scavi sulla Collina di Torino”.
La mostra itinerante “La Collina Torinese” viene allestita a Pecetto nella Villa Sacro Cuore (nel mese di aprile) e poi a Chieri nella chiesa di S. Guglielmo (nel mese di maggio, con la collaborazione dell’associazione chierese Carreum Potentia).
Tra i mesi di maggio e giugno si da il via all’iniziativa (elaborata e promossa da GAT) Primavera del Medioevo in tandem con il Borgo Medievale di Torino, che vedrà la realizzazione di eventi didattici (collaborazione con le scuole), di una esposizione fotografico-descrittiva (“Torino Quadrata – La città medioevale” a Palazzo Barolo dal 28 maggio al 10 giugno) e l’allestimento di un punto informativo in piazza Palazzo di Città, con la realizzazione concomitante di eventi di promozione turistica e teatrali in alcune zone storico-archeologiche di Torino, in collaborazione con altre associazioni di volontariato.
Il Borgo Medievale di Torino diede, come s’è detto, concreta collaborazione al progetto: a tal proposito vanno citati in particolare Paolo Denicolai, Gabriella Calfus e Ugo Gherner. Il 14 giugno, per l’Unione Industriale di Torino, teniamo una conferenza dal titolo “La Collina Torinese”.
Per l’Unitre di Nichelino teniamo due conferenze sulla Torino romana e medievale. Ulteriore conferenza il 7 dicembre, tenuta per l’UGAF (Ass. Seniores Aziende Fiat), sul tema: “Quattro passi nella Torino medievale. Edifici di grande interesse e sorprese inattese” (F.D.).
2001
A febbraio, il GAT organizza per i suoi soci un viaggio in Egitto. Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (quarta edizione), il corso propedeutico all’archeologia e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino non a caso”. Presso il VSSP, tra febbraio e marzo, viene organizzato un ciclo di 5 conferenze dedicato a “La Preistoria in Piemonte”. Prosegue anche la ricognizione della collina, con diverse uscite domenicali.
A dicembre, tre conferenze al VSSP: Torino Quadrata: la città romana, Torino Quadrata: la città medievale e Archeologia sulla Collina Torinese. Partecipiamo al Seminario “Volontariato & Beni Culturali” tenutosi tra gennaio e aprile a Moncalieri con la conferenza “I beni archeologici a Moncalieri”. Due nostre socie (Elisa Lanza e Gabriella Monzeglio) realizzano per le edizioni Susalibri il volume “I romani in Val di Susa”. Il GAT figura come promotore del progetto editoriale.
Nel mese di novembre il GAT invia agli amministratori della Città di Torino un promemoria (“Torino da non vedere” – consulta il pdf) sulle magagne a carattere storico-archeologico da risolvere; da allora, a qualcosa è stato finalmente posto rimedio.
2002
Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (quinta edizione), il corso propedeutico all’archeologia (che diventa: Archeoinsieme), e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino non a caso”. Ad aprile si tiene una conferenza sul sito protostorico di Castelvecchio direttamente… a Castelvecchio, per dare notizia agli abitanti del luogo di quanto rinvenuto a suo tempo durante le indagini archeologiche. Sempre ad aprile si svolge una visita guidata al sito di Bric San Vito. Visite di questo genere verranno organizzate a più riprese anche negli anni successivi, anche come eventi all’interno di manifestazioni e mostre. Prosegue la ricognizione della collina, grazie alle uscite domenicali organizzate da Luca Nejrotti, che subentra all’ottimo Dario Della Mora.
Tra la fine del 2002 e il 2003 il GAT organizza un ciclo di 8 conferenze archeologiche per l’Unitre di Nichelino. Si instaura un rapporto di collaborazione con la Biblioteca Civica di Mondovì, per l’utilizzo di volontari GAT che operino all’interno della biblioteca stessa. Il rapporto durerà nel tempo.
Dal 4 al 18 agosto il GAT organizza, insieme al Gruppo Archeologico Krotoniate (direttore Vincenzo Fabiani), il “Campo di osservazione archeologico-ambientale territoriale e subacquea nel territorio di Crotone”; le ricognizioni subacquee si sono svolte nella riserva marina di Capo Rizzuto. Responsabile GAT: Simona Frezzato. Diversi soci GAT partecipano alle attività.
2003
Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (sesta e settima edizione), Archeoinsieme, e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino non a caso” (che quest’anno diventa “Torino e Oltre”). Dopo Torino, Pecetto e Chieri, la mostra sulla Collina Torinese (oltre 60 pannelli fotografico-descrittivi, plastici ricostruttivi, strumenti didattici che affrontano alcuni aspetti della collina dalla preistoria al Medioevo) prosegue a marzo 2003 a Moncalieri. Grazie al contributo del Comune di Moncalieri, alla collaborazione della Famija Möncalereisa (che ospita l’esposizione), del CAI di Testona, del Centro Servizi VSSP e in funzione della nuova parte didattica realizzata a cura dei soci GAT, questa edizione della Mostra è del tutto rinnovata e assai ampliata rispetto alle precedenti. La mostra viene ancora allestita, tra giugno e luglio, al Museo di Storia Naturale Don Bosco di Torino.
Ancora nel 2003, con prosecuzione nel 2004, prende il via un ciclo di 12 conferenze organizzato per l’Unitre di Torino, dal titolo “Dalla preistoria al medioevo: percorsi storici a Torino e in Piemonte”. La collaborazione durerà, con successo, per tre edizioni, sino al 2006, interrotta solo per il gran numero di iniziative GAT che non consente di proseguire questo specifico impegno.
2004
Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (ottava edizione), Archeoinsieme, e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino e Oltre”. Come seguito ideale di Archeoinsieme si organizza il ciclo di cinque conferenze “Archeomateria”, dedicato all’esame dei materiali provenienti da uno scavo archeologico.
Grazie all’appoggio del Cesvol Idea Solidale e alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (uff. di Siena, dott.ssa Barbieri), il GAT organizza il primo Campo di Ricognizione “MONTI DEL FIORA”, nel territorio di Sorano, Sovana e Pitigliano (GR). Per la prima volta l’organizzazione e la gestione di un campo archeologico sono totalmente affidate al GAT. Il campo, della durata di 15 giorni nel mese di agosto, è un grande successo: i venti partecipanti rinvengono, oltre a testimonianze archeologiche minori, due ville romane e un sito preistorico (età del Bronzo). Sempre grazie al Cesvol che ci ospita, tra novembre e dicembre organizziamo un mini-ciclo di tre conferenze (su Gerusalemme, a cura di L. Lambarelli, e sulle fortificazioni medievali valsusine, a cura di L. Nejrotti).
A ottobre, in collaborazione con l’associazione culturale Terra Taurina, il GAT è nuovamente presente a Pecetto Torinese nell’ambito della manifestazione “Il ferro degli Eroi”, dedicata al mondo dei Taurini; per l’occasione il GAT presenta una selezione dei pannelli della mostra sulla Collina, con l’incremento della sezione dedicata a Bric San Vito (grazie a Stefania Padovan), a Verrua Savoia (grazie a Luisa Ferrero) e al progetto di ricognizione collinare. Sulla sommità del Bric San Vito (Pecetto) il GAT fa collocare, grazie al contributo della Provincia di Torino e all’interessamento di Pro Natura, un pannello esplicativo del sito archeologico [vedi jpg], i cui contenuti sono realizzati dal GAT medesimo.
A novembre, grazie alla fiducia accordataci dalla dott.ssa Barbieri, al GAT riapre il laboratorio sui materiali che si incentra su quelli recuperati durante l’estate in Toscana, nel corso del campo archeologico. L’iniziativa, insieme scientifica e didattica, viene accolta con favore dai soci.
2005
Proseguono i cicli di conferenze “Serate d’Egitto” (nona e decima edizione), Archeoinsieme e la collaborazione con il Comune di Torino per l’iniziativa “Torino e Oltre”. A maggio il GAT presenta un’iniziativa congiunta con il Parco Regionale La Mandria dal titolo “Boschi&Castelli”. L’idea nasce dalla “riscoperta” del castello medievale conservato all’interno del parco (il “Castlàs”). Il progetto inizia con una serie di ricognizioni della zona e con la realizzazione di una piccola mostra divulgativa nell’area del vecchio ricetto medievale sotto il Castlàs medesimo.
Con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (uff. di Siena, dott.ssa Barbieri), il GAT organizza il secondo Campo di Ricognizione “Monti del Fiora”, nel territorio di Sorano, Sovana e Pitigliano (GR). All’ultimo momento, la Soprintendenza ci chiede di ultimare uno scavo nel centro di Saturnia (un’area sacra etrusco-romana), circostanza che ci impegna pressoché totalmente e che riduce il nostro impegno ricognitivo. In compenso, i risultati dello scavo sono eccellenti. Tra settembre e ottobre, in collaborazione con l’associazione culturale Terra Taurina, il GAT è nuovamente presente a Pecetto Torinese nell’ambito della manifestazione “Taurinobrigas” (le Colline dei Taurini); per l’occasione il GAT presenta una mostra in 10 grandi pannelli dedicata al celtismo nell’area piemontese (Taurini. Indoeuropei e celtoliguri).
A novembre, grazie alla fiducia accordataci dalla dott.ssa Barbieri della SBAT, al GAT riapre il laboratorio sui materiali rinvenuti nella campagna di ricognizione archeologica estiva. Dal 6 novembre al 4 dicembre il GAT promuove e organizza, insieme al gruppo archeologico Ad Quintum e agli Amici della Scuola Leumann, la grande mostra PUBLICA STRATA a Collegno. L’esposizione, come sempre animata da uno spirito didattico e corredata da un catalogo, una guida didattica e una versione su CD-ROM, incontra un notevole successo di critica e di pubblico.
2006 e oltre
Le molteplici attività proseguono… (vedi qui di seguito e, per l’anno in corso, in fondo a questa pagina)
Dal 1° gennaio 2006, dopo oltre vent’anni di intensa e fruttuosa collaborazione, il GAT ha rescisso la sua adesione ai Gruppi Archeologici d’Italia. Per conoscere le motivazioni che ci hanno obbligati a questo passo, visiona la lettera (pdf) che è stata inviata a tutti i soci 2005.