
Disegno di Giuliano di Sangallo conservato
presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (Codice Barberiniano 4424 f. 41v).
|
Così, ancora nel XVI secolo, doveva apparire la porta
Marmorea (qui in un disegno di Giuliano da
Sangallo). Rimangono tuttavia dei dubbi sulla fedeltà di
questa raffigurazione, che alcuni studiosi ritengono almeno in parte
essere opera di fantasia.
Da quel che si vede, la porta era simile, nella struttura, alle altre
tre porte della città romana, con la sostanziale differenza di
essere rivestita di marmi, il che giustifica il nome che assume in
epoca medievale.
La porta venne atterrata nei primi decenni del '600 per
consentire l'espansione della città verso sud.
La tradizione vuole che i suoi marmi siano stati riutilizzati
per la costruzione della chiesa
di S. Teresa, ma la voce non è suffragata da prove
archeologiche.
|