È una delle costruzioni più antiche
di Torino, sebbene della sua storia si conosca
pressoché nulla.
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L'ingresso (sopra), costruito con blocchi romani,
potrebbe essere ciò che resta di un palazzo
usato dai duchi longobardi*. *A questo proposito va rimarcato come a
poca distanza, all'angolo tra le attuali vie
Berchet e Tasso, prima del 1729 si ergesse la
chiesa medievale
di S. Pietro in
curte ducis (ossia "nella corte del
duca"). Nella Torino medievale, il duca a cui si
faceva riferimento non poteva che essere quello
longobardo. |
![]() La Casa del Senato negli anni '90. |
Il vetusto palazzo sorge in
un'area che per molti anni è stata in
attesa di una vigorosa riqualificazione urbana
che potesse risollevarla dal degrado nel quale
versava (si veda la foto qui a sinistra,
risalente agli anni '90). Oggi la situazione dell'area
è mutata in meglio, ma l'edificio ha
ancora un destino incerto. La porzione ovest della Casa del Senato (piazza IV Marzo 17), un tempo di proprietà comunale e ora in mano a una società privata, è stata oggetto di profondi restauri (2011-2012), che hanno determinato anche la costruzione di una moderna torre d'angolo (vedi immagine in basso). Tutt'altra questione per la
porzione orientale
(piazza IV Marzo 15), in mano ad altri privati,
che attende ancora una riqualificazione degna di
questo nome. |
Le due foto a
destra testimoniano l'incuria e l'indifferenza
nutrite nel passato (e in parte ancora oggi...)
nei confronti di questa preziosa testimonianza
di storia e architettura torinese. In alto,
una foto scattata nel 1988: a fianco
della finestra guelfa a crociera si nota
ciò che resta di un'edicola (che un tempo
ospitava un affresco della Vergine col Bimbo)
munita ancora del suo arco in cotto. In basso,
lo stesso particolare ripreso dieci anni dopo,
nel 1998: l'arco era nel frattempo
crollato (nessuno pare essersene accorto) e,
come se non bastasse, all'interno della cornice
era stato, con sconcertante noncuranza,
applicato un lampione. Anche a seguito di nostre
rimostranze pubbliche, pochi anni dopo il
lampione venne rimosso.
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I
restauri del 2012 hanno interamente
ripristinato questa porzione di facciata. Ma, INESPLICABILMENTE, non è stata ripristinata l'edicola in cotto, ormai difficilmente ravvisabile come tale... |
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La casa, già restaurata al termine del XIX
secolo dal |
La Casa del Senato dopo i restauri 2011-2012, con l'inserimento di una torre moderna. Sulla destra, dipinta in parete sullo sfondo, si nota una raffigurazione ricostruttiva dell'edificio, con la torre (quella sì) medievale abbattuta nel secondo dopoguerra. |