Conferenza a cura di Mario Busatto.

Dopo la precedente presentazione della Aquileia Romana il GAT continua a celebrare la ricchezza di storia e di arte che ha caratterizzato la città friulana raccontando la successiva fase tardo-antica attraverso un percorso arricchito da più di una sessantina di immagini a colori.

Partendo dalla figura di Ermagora, primo vescovo cristiano della città, che si dice convertito da San Marco attorno all’anno 50, si scopre il nucleo cripto- cristiano, attivo molto prima dell’editto di Costantino.

Dalla primitiva Basilica Teodoriana del IV secolo con i suoi magnifici mosaici miracolosamente sopravvissuti al sacco degli Unni di Attila si giunge fino alla attuale Basilica Patriarcale , nata poco dopo l’anno mille.

Dalla costruzione dell’altissimo campanile nel XIV secolo si passa attraverso la lunga dominazione da parte della Repubblica Veneziana la cessione del territorio , all’inizio del XVI secolo, all’Impero Austro -Ungarico che ebbe il merito di scoprire e di tutelare lo straordinario patrimonio storico e artistico della città.
Dopo la descrizione della nascita, nel 1961, dietro l’anonima facciata ottocentesca di una struttura agricola che nascondeva una seconda grande Basilica, del Muso Paleocristiano che costituisce un originale esempio di area archeologica all’interno di una struttura museale si conclude con la presentazione di alcune lapidi di particolare importanza e curiosità.